La Carta dei Diritti

Il lungo cammino dei diritti delle persone con disabilità

L’Adozione per approvazione, da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, di un testo di CONVENZIONE internazionale sui DIRITTI delle PERSONE con disabilità, avvenuta il 13 dicembre del 2006, rappresenta la conclusione di un Lungo cammino volto alla riaffermazion e, effettuata Anche nel Corso della Conferenza di Vienna delle Nazioni Unite sui diritti umani del 25 giugno 1993, del principio della universalità, indivisibilità, interdipendenza e interrelazione di tutti i diritti umani ».

Questo testo è stato redatto da un comitato ad hoc istituito per la realizzazione di una convenzione internazionale sulla protezione e promozione dei diritti e della dignità delle persone con disabilità, che ha concluso i suoi lavori nel corso della sua ottava sessione tenutasi a New York dal 14 al 25 agosto 2006. Tale convenzione è aperta alla ratifica e all’adesione degli Stati a partire dal 30 marzo 2007.

La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità

La ratifica dell’Italia della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità approvata dall’Assemblea Generale delle N

azioni Unite, segna un importante traguardo per il Paese intero. La capacità di risposta ai bisogni delle persone è uno degli aspetti principali di un welfare moderno, inclusivo, equo ed efficiente e l’Italia da oggi ha fatto un passo avanti decisivo in tale direzione.

La convenzione rappresenta uno strumento per la maggior parte di persone disabili. Governo e opposizione, regioni ed enti locali, imprese, mondo non profit e società civile sono tutti soggetti a un successo, ognuno con le proprie responsabilità, una società dove le persone potrebbero essere sempre più protagoniste e libere.

La persona al centro, lo sviluppo integrale di ciascuna persona: è questa la nostra stella polare per riconoscere e promuovere il valore infinito della persona per il solo fatto che esista, così come è. Per questo motivo innanzitutto richiamare l’art. 10 della Convenzione che stabilisce il diritto alla vita delle persone disabili: “Gli Stati Parti riaffermano che il diritto alla vita è connaturato alla persona umana ed adottano tutte le misure …)”. Tale diritto deve essere diffuso in ogni istante della vita, dal concepimento alla morte naturale, proprio perché la disabilità è un’esperienza umana in molti casi ancora misteriosa, che siamo chiamati a rispettare ea conoscere.

Il concetto di disabilità non indica più un assoluto della persona come in passato è il rapporto tra la persona e il suo ambiente di riferimento. In tal senso, negli ultimi anni, con l’avvento di nuove tecnologie, sono stato abbattuto molte barriere contro il grado di disabilità, qualunque sia il suo genere.

Educazione e lavoro sono due ambiti specifici cui la Convenzione fa riferimento invitando un impegno preciso istituzioni e società civile. Vieni per ogni persona, il percorso di istruzione e formazione e esperienza lavorativa. E ‘necessario quindi percorrere percorsi, servizi e tecnologie nuove che permettano di rispondere a una necessità.

Ci si auspica che quanto contenuto nella Convenzione sia recepito sempre più concretamente dall’Italia ed entri in una parte della nostra Costituzione materiale e del nostro vivere quotidiano. Nessuna legge o convenzione infatti può cambiare la responsabilità dei singoli e figli di noi, ciascun italiano, su questo tema è chiamato a una responsabilità grande.

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